lunedì 4 luglio 2011

Come ripulirsi la reputazione online

Il controllo della reputazione digitale aumenta sempre di piu anche da parte di aziende in cerca di personale. Per questo si sente la necessità di cancellare dalle proprie bacheche social quello che non vorremmo soprattutto prima che lo veda il responsabile delle risorse umane dell’azienda in cui sogniamo di lavorare.

Per questo tipo speciale di pulizia esistono vari software che consentono di ripulire i nostri profili, basta solo sceglierne uno (o più di uno) e aspettare i report finali.

Tra questi c’è Socioclean che serve a pulireil profilo di Facebook da tutto ciò che risulta inappropriato. Se qualcuno posta una foto, un gruppo, o un commento offensivo, ecco che un alert ti avverte e puoi subito cancellarlo. Ha un database di 5mila parolefrasi razzisteprofane, su temi di droga, alcol e sesso. Un sistema di avvertimento vero e proprio che farà la felicità dei genitori preoccupati anche dell’etica digitale dei loro figli. Ovviamente il sistema è disponibile solo in inglese, ma qualche consiglio utile può arrivare in ogni caso: se qualcuno ha commentato con “ è un orgasmo di musica” una canzone che ti è piaciuta, potresti voler toglier di mezzo la traccia. Ma altre volte il risultato è comico. Per esempio potresti aver usato troppe volte “ ho“: in italiano è l’innocuo verbo avere, mentre in inglese è l’abbreviazione di “ whore“, diciamo una signora di facili costumi. Sarà per questo che abbiamo preso F nella valutazione del profilo.
Oltre a Socialclean ci sono altri strumenti che permettono di  misurare la propria reputazione sul Web, in base a come ci siamo comportati nella nostra web-storia. Tra questi  Reputation.comBrand-Yourself, che hanno però un approccio più orientato alla quantità di aspetti positivi negativi connessi al nostro nome online. Brand-Yourself ti permette anche di scaricare la guida in eBook From tweet to hired.
Questi software sono fondamentali se utilizziamo i social network per la ricerca di lavoro. Una ricerca della Harris Interactive per CareerBuilder ha evidenziato che il 45% degli utenti di Facebook intervistati affermano di usare i social network come candidatura lavorativa (magari usando BranchOut e Jobnaut).Dopo aver dato qualche permesso di accesso al programma l’utente riceve una lista di ciò che, probabilmente, c’è di inappropriato sul profilo.
Anche il motore di ricerca di persone in tutto il mondo 123people ha realizzato un servizio per controllare la propria reputazione online in mobilità. Con l’iPhone (o iPad) è possibile scaricare la app 123people, inserire il proprio nome e cognome e visualizzare i risultati indesiderati.
Tutti gli altri cellulari possono connettersi al sito mobile di 123people e usufruire degli stessi servizi.
Altri soggetti interessati a questo tipo di servizi potrebbero essere le università, soprattutto quelle di prestigio, in modo da poter analizzare non solo i curricula cartacei ma anche quelli online degli studenti candidati e poter incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro suggerendo i migliori studenti alle aziende di settore. Già la Syracuse University negli Stati Uniti ha acquistato da Brand-Yourself una sottoscrizione per poter inserire la propria raccomandazione in più 4mila profili digitali di ex-studenti laureati.

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