domenica 10 luglio 2011

Come utilizzare Google+

Google ha lanciato un nuovo social network per competere con Facebook. Si tratta di Google+, una nuova piazza virtuale in cui è possibile rimanere in contatto con i propri amici, chattare con loro, condividere foto, video e persino effettuare videochiamate di gruppo direttamente dal browser.
Il sito non è ancora aperto al pubblico, ma tramite la distribuzione di cosiddetti inviti chi è già dentro può invitare nel social network tutti gli amici che vuole. Se tu sei uno di questi o stai ancora aspettando l’apertura pubblica del servizio, non perdere altro tempo e scopri insieme a me come utilizzare Google+, fatti trovare subito pronto!
Cosa sono le cerchie? Le cerchie sono uno degli elementi fondamentali che differenziano Google+ da Facebook. Su Google+ gli amici non sono tutti raggruppati in un unico insieme come in Facebook ma sono suddivisi in cerchie personalizzabili, in questo modo puoi decidere tu, di volta in volta, a chi far vedere le notizie, le foto e i video che pubblichi. Vuoi commentare con i tuoi amici la festa fatta la sera scorsa ma non vuoi far sapere al tuo capo che hai partecipato a un party? Posta il tuo messaggio condividendolo solo con la cerchia degli amici e non con quella dei colleghi di lavoro e il gioco è fatto.

mercoledì 6 luglio 2011

GUARDARE I PROGRAMMI MEDIASET

Premesso che per rivedere i programmi Mediaset gratis è possibile utilizzare qualsiasi computer e qualsiasi browser (Internet Explorer, Chrome, Firefox, ecc.), devi sapere che per visualizzare i contenuti di Video Mediaset c’è bisogno sia di Flash Player che di Microsoft Silverlight. Probabilmente il primo ce l’hai già installato, mentre il secondo potrebbe mancare.
Per installare Microsoft Silverlight sul tuo PC, collegati al sito ufficiale del software e clicca sul pulsante viola Installa per scaricare il programma sul tuo computer. A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (Silverlight.exe) e, nella finestra che si apre, clicca prima su Installa ora e poi su Chiudi per completare l’installazione di Silverlight.

Ora puoi utilizzare il tuo browser preferito per collegarti al sito Internet Video Mediaset. Si aprirà la pagina principale del portale con in primo piano le anteprime dei programmi del giorno prima e in alto una barra attraverso la quale accedere agli spezzoni dei programmi TV più interessanti (Snack TV), alle puntate intere dei programmi (Puntate intere) e ai contenuti più visti.
Se vuoi guardare l’ultima edizione del telegiornale, recati nella parte bassa a destra della pagina e clicca sul logo del TG Mediaset che intendi guardare (sotto la dicitura TG: Ultime edizioni). Se desideri accedere velocemente alla pagina di un programma televisivo fra quelli presenti su Video Mediaset, sfrutta pure la lista Programmi presente nella parte centrale della pagina.

Una volta entrato nella pagina di un programma o in una nelle sezioni di Video Mediaset, non devi far altro che cliccare sull’anteprima del video che vuoi visualizzare e questo partirà automaticamente dopo la visualizzazione di un paio di spot pubblicitari. Ecco fatto, adesso sai come rivedere i programmi Mediaset gratis. Buona visione!

lunedì 4 luglio 2011

Linux 2.6.38-2 e HDA Intel….oltre che ath9k :)

Come ogni giorno, ho eseguito l’aggiornamento della mia Debian Sid.
E come per magia non funzionava più un cavolo :)

In pratica, non funzionava ne l’audio nè la scheda wifi.
Un bel problema ho pensato all’inizio.

In realtà la soluzione è stata molto sempilce ed efficace.
Infatti è bastato controllare i moduli caricati per vedere che non ce n’era nemmeno uno di quelli che mi servivano,
Cosi ho fatto questo:
lsmod | grep snd
e
lsmod | grep ath9k
e nessuno dei due era stato caricato.
Perciò dato che dispongo di una hda intel come scheda audio integrata, e un Atheros 928x per quanto riguarda la scheda wifi, è bastato appendere al file /etc/modules i due moduli snd_hda-intel e ath9k.
Per caricarli a runtime basta usare modprobe nome_modulo.
E il gioco è fatto!

Come ripulirsi la reputazione online

Il controllo della reputazione digitale aumenta sempre di piu anche da parte di aziende in cerca di personale. Per questo si sente la necessità di cancellare dalle proprie bacheche social quello che non vorremmo soprattutto prima che lo veda il responsabile delle risorse umane dell’azienda in cui sogniamo di lavorare.

Per questo tipo speciale di pulizia esistono vari software che consentono di ripulire i nostri profili, basta solo sceglierne uno (o più di uno) e aspettare i report finali.

Tra questi c’è Socioclean che serve a pulireil profilo di Facebook da tutto ciò che risulta inappropriato. Se qualcuno posta una foto, un gruppo, o un commento offensivo, ecco che un alert ti avverte e puoi subito cancellarlo. Ha un database di 5mila parolefrasi razzisteprofane, su temi di droga, alcol e sesso. Un sistema di avvertimento vero e proprio che farà la felicità dei genitori preoccupati anche dell’etica digitale dei loro figli. Ovviamente il sistema è disponibile solo in inglese, ma qualche consiglio utile può arrivare in ogni caso: se qualcuno ha commentato con “ è un orgasmo di musica” una canzone che ti è piaciuta, potresti voler toglier di mezzo la traccia. Ma altre volte il risultato è comico. Per esempio potresti aver usato troppe volte “ ho“: in italiano è l’innocuo verbo avere, mentre in inglese è l’abbreviazione di “ whore“, diciamo una signora di facili costumi. Sarà per questo che abbiamo preso F nella valutazione del profilo.
Oltre a Socialclean ci sono altri strumenti che permettono di  misurare la propria reputazione sul Web, in base a come ci siamo comportati nella nostra web-storia. Tra questi  Reputation.comBrand-Yourself, che hanno però un approccio più orientato alla quantità di aspetti positivi negativi connessi al nostro nome online. Brand-Yourself ti permette anche di scaricare la guida in eBook From tweet to hired.
Questi software sono fondamentali se utilizziamo i social network per la ricerca di lavoro. Una ricerca della Harris Interactive per CareerBuilder ha evidenziato che il 45% degli utenti di Facebook intervistati affermano di usare i social network come candidatura lavorativa (magari usando BranchOut e Jobnaut).Dopo aver dato qualche permesso di accesso al programma l’utente riceve una lista di ciò che, probabilmente, c’è di inappropriato sul profilo.
Anche il motore di ricerca di persone in tutto il mondo 123people ha realizzato un servizio per controllare la propria reputazione online in mobilità. Con l’iPhone (o iPad) è possibile scaricare la app 123people, inserire il proprio nome e cognome e visualizzare i risultati indesiderati.
Tutti gli altri cellulari possono connettersi al sito mobile di 123people e usufruire degli stessi servizi.
Altri soggetti interessati a questo tipo di servizi potrebbero essere le università, soprattutto quelle di prestigio, in modo da poter analizzare non solo i curricula cartacei ma anche quelli online degli studenti candidati e poter incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro suggerendo i migliori studenti alle aziende di settore. Già la Syracuse University negli Stati Uniti ha acquistato da Brand-Yourself una sottoscrizione per poter inserire la propria raccomandazione in più 4mila profili digitali di ex-studenti laureati.

Cambiare l’entry point di un programma con il GCC

NOTA: il procedimento descritto di seguito è riportato per fini puramente didattici/smanettonici. Non è una buona pratica nei programmi comuni, non è standard C e non è necessario salvo casi molto particolari.
Com’è noto, i programmi C/C++ vengono eseguiti dal sistema operativo a partire dalla funzione main. In realtà la stessa main viene richiamata da un’altra funzione, _start, che si occupa di inizializzare alcune cose, eseguire la funzione main ed infine di fare un po’ di pulizia con la funzione exit. La funzione _start è il codidetto entry point del programma, ovvero il punto dal quale inizia la sua esecuzione.
Il GCC consente di specificare un entry point personalizzato: in altre parole si possono scrivere programmi dove verrà eseguita una funzione a nostra scelta al posto della _start (e quindi anche della main). Vediamo un semplice esempio.

Innanzitutto creiamo un banale programma di test, ecco il file pippo.c:
#include <stdio.h>
#include <stdlib.h>

int f() {
 printf("ciao da f!\n");
 exit(0);
}

int main() {
 printf("saluti da main!\n");
 return 0;
}
Il sorgente contiene due funzioni: la main, che è lì solo per dimostrare che non verrà eseguita, ed f, che sarà il nostro nuovo entry point. Notate come sia necessario richiamare exit alla fine di f, perché f andrà a sostituire _start che faceva lo stesso: senza questa chiamata il programma verrà eseguito correttamente ma terminerà con un bel segfault.
Adesso generiamo il file oggetto pippo.o.
$ gcc -c pippo.c
Ora dovremo richiamare il linker (sempre mediante GCC) per creare l’eseguibile ed è a questo punto che dobbiamo specificare il nostro entry point personalizzato). Per fare ciò abbiamo bisogno di conoscere il simbolo che rappresenta la funzione f nel file oggetto pippo.o appena creato. Il comando nm ci viene in aiuto:
$ nm pippo.o
                 U exit
0000000000000000 T f
0000000000000018 T main
                 U puts
Come potete vedere abbiamo quattro simboli, corrispondenti alle funzioni che usiamo nel programma (puts è lì perché usiamo printf); tra questi simboli c’è anche la nostra funzione f, che è rappresentata proprio dal suo nome f. 1
Ora che conosciamo il simbolo associato alla nostra funzione possiamo procedere con il linking:
$ gcc -o pippo -e f pippo.o
Come vedete oltre a specificare il nome del file eseguibile con l’opzione -o ed il nome del file oggetto, grazie all’opzione -e possiamo specificare il simbolo del nostro entry point personalizzato. Vediamo se l’eseguibile si comporta come previsto:
$ ./pippo
ciao da f!
Funziona! :-D
  1. Questo è vero nel caso di programmi C: il simbolo corrispondente ad una funzione ha il nome della funzione stessa. Nel C++ invece la possibilità di fare overloading delle funzioni non consente di usare questa convenzione. Il processo di traduzione da nome della funzione al nome del suo simbolo è chiamato name mangling (letteralmente, “storpiatura del nome”), per ulteriori informazioni potete consultare il corrispondente articolo di Wikipedia.

Mini-Coyote: localizzatore autovelox in tempo reale

Lo ammetto, Mercoledì sera ho guardato la TV (cosa che non faccio molto spesso) e mentre facevo zapping sono capitato su Italia1 proprio mentre le Iene parlavano di multe e autovelox. Odio le multe e gli autovelox anche se cerco di essere sempre prudente quando guido ma non voglio parlarvi delle mie doti da automobilista.

Durante il servizio hanno presentato (sponsorizzato?) un gioiellino davvero fantastico che potrebbe salvare migliaia di automobilisti da multe e ricorsi. Quello che vi presenterò oggi è un localizzatore GPS di autovelox che, tramite internet e server dedicati, permette di condividere in tempo reale le informazioni degli automobilisti.

Gli automobilisti attualmente hanno due modi per evitare le multe:
  • controllare la velocità della propria auto e regolarla in base al tratto stradale in cui si trovano;
  • aggiornare spesso il database degli autovelox nel navigatore (che risolve il problema a metà perché incapace di segnalare i velox dinamici).
La soluzione è avere prudenza e un dispositivo aggiornato sia con i velox fissi che con quello “mobili”. Come? Con Mini-Coyote, un localizzatore Gps di Magneti Marelli che, con un modulo telefonico Umts/Hsdpa è in costante collegamento con i database aggiornati e messi a disposizione dalle Polizie e dalle società autostradali di tutta Europa. Mini Coyote non segnala solo i velox fissi ma si basa anche sul “passaparola” tra gli automobilisti in possesso del gadget: appena si avvista un poliziotto armato di “laser” o una postazione fissa, si preme un pulsante e il Mini-Coyote invia un impulso che aggiorna istantaneamente la banca dati centrale. L’update del database è così rapido che si riescono ad ottenere informazioni utili addirittura se ci si trova nel raggio di 270 metri dalla segnalazione. Quando il dispositivo avverte un velox o un aggiornamento da parte di un altro dispositivo comincia a lampeggiare emanando un suono.
Ma non è finita qui. Avete presente il sistema Tutor? Il Safety Tutor (o Sistema informativo per il controllo della velocità), a differenza del normale autovelox, misura la velocità media (e non quella istantanea) tra due sezioni lontane anche diversi chilometri, in modo da fornire una misura attendibile ed incontestabile per rilevare le infrazioni, senza penalizzare chi supera il limite di velocità per brevi tratti come, ad esempio, durante un sorpasso. Il Mini-Coyote ci viene in aiuto anche con il Tutor infatti ci informa sulla velocità a cui stiamo viaggiando (grazie al GPS) e sulla velocità media totalizzata dal momento in cui il veicolo è entrato nel tratto controllato dal tutor. In questo modo abbiamo la possibilità di diminuire la velocità se la media risulta superiore al limite. Una curiosità che voglio darvi sul tutor è che il sistema misura la velocità media calcolata sul tratto considerando che la velocità massima sia sempre 130 Km/h; se, per esmpio, incontrassimo un tratto a 90 Km/h, potremmo sempre mantenere la velocità di 130 Km/h perché il sistema tutor non ne tiene conto.
Altra funzionalità del dispositivo è quella di avvertirci se stiamo per entrare in una ZTL. Inoltre c’è un fantastico kit per i miei amici motociclisti (l’azienda finalmente ha pensato anche ai centauri).
Queste sono le caratteristiche nel dettaglio:
  • Ricevitore GPS di ultima generazione A-GPS (GSM-GPRS)
  • Comunicazione costante con il server Coyote tramite GPRS
  • Sistema di avvertimento visivo su schermo OLED e sistema di avvertimento sonoro
  • Possibilità di regolare il volume del sitema di avvertimento sonoro
  • Autonomia media della batteria di 10 ore
  • Possibilità di ricaricare la batteria tramite la presa dell’accendisigaro 12V o con una presa USB 5V
  • Avverte l’utente se esposto a temperature troppo elevate
  • Consumo max durante l’utilizzo 450 mA, in fase di ricarica 300mA (sotto 5V)
  • Dimensioni: larghezza 8,8 cm - altezza 5 cm - profondità 2,5 cm
  • Peso: 87 grammi
Molti sostengono che il sistema non è legale ma una nota sul sito ufficiale ci informa del contrario.
Il costo del dispositivo si aggira intorno ai 149€ e per i primi 7 mesi l’abbonamento al sistema GPS di comunicazione con i server (Abbonamento EUROPA) è gratis e dall’ottavo mese costa 12€ al mese o 99€ all’anno. Sicuramente meglio di pagare una multa da 400€ con perdita di punti sulla patente ;)
Aggiornamento: mi sono dimenticato di scrivere che esiste anche una app per iPhone. Correte perché l’applicazione è gratuita fino al 31 Luglio 2011!!!

VirtualBox: creare macchine virtuali con Linux

In questa guida vedremo come creare una macchina virtuale con Linux usando VirtualBox. Il prodotto che andremo a vedere in realtà è disponibile (oltre a Linux) anche per Mac e Windows.
Andiamo allora a creare una macchina virtuale contenente Windows XP sotto una Linux Debian.

1 – Scaricamento e installazione del programma
Prima di tutto dobbiamo scaricare il software. Aggiungete quindi la seguente riga al file /etc/apt/sources.list
deb http://www.virtualbox.org/debian etch non-free
Poi aggiungete la chiave in questo modo:
# wget http://www.virtualbox.org/debian/innotek.asc
# apt-key add innotek.asc

Aggiornate la lista dei pacchetti e installate virtualbox:


# apt-get update
# apt-get install virtualbox

Perfetto, ora è tutto installato e possiamo iniziare il procedimento per la creazione della VM (Virtual Machine).
2 – Creazione della macchina virtuale
Per avviare il programma, basta cliccare sul menu:
e vi si dovrebbe aprire la finestra principale di virtualbox:
Ora cliccate su “Nuova” per avviare la procedura guidata:
Dovrete ora inserire una serie di dati, come il nome della VM, la quantità di RAM destinata ad essa, e così via. Quando vi verrà chiesto di selezionare l’hard disk, fate “Nuovo”:
Si aprirà un nuovo wizard. Scegliete anche qua tutti i dati che fanno bene al caso vostro. Io consiglio di scegliere un “Tipo di Immagine” A dimensione fissa.
Una volta finito (finiti tutti e 2 i wizard) si ritornerà alla schermata iniziale:
Provate ad avviare la VM con l’apposito tasto “Avvia”. Dopo alcuni passaggi banali, la macchina non si avvierà e virtualbox vi farà vedere un messaggio di errore come questo:
E’ normale! Non avete i permessi per creare le VM. Dovete quindi aggiungere il vostro utente al gruppo di virtualbox, in questa maniera (da root):
# addgroup fra vboxusers
Se non ci sono problemi, riavviate.
Una volta riavviato, riaprite virtualbox e cliccate su “Impostazioni”. Dovete abilitare il CD/DVD drive. Nel frattempo, potete modificare anche altri parametri a piacere:
Perfetto, ora inserire il CD di Windows XP nel lettore e avviate la macchina. Come per miracolo, l’installazione di Windows partirà:
Ora… per installare Windows penso che potreste fare pure da voi :)
3 – Esecuzione della macchina virtuale
Alla fine dei conti, ecco qua il risultato: Windows XP dentro Linux Debian:
Windows dentro Linux

Come attivare Windows 7

Finalmente hai deciso di installare Windows 7 sul tuo PC e abbandonare il caro vecchio XP. Tutto è andato per il verso giusto, il tuo PC va più veloce di prima ma c’è ancora un piccolo particolare da sistemare: Windows deve essere attivato, altrimenti dopo 30 giorni scadrà e smetterà di funzionare.
Se non sai come attivare Windows 7, non preoccuparti. Non devi far altro che collegarti ad Internet e digitare il numero di serie del sistema operativo. Ci vogliono due minuti di tempo ed io sto anche per spiegarti passo dopo passo come fare. Che aspetti?



Il primo passo che devi compiere per attivare Windows 7 è cliccare sul pulsante Start, fare click destro su Computer e selezionare la voce Proprietà dal menu che compare. Scorri la finestra che si apre fino in fondo e clicca sulla voce xx giorni rimasti per l’attivazione. Attivare Windows adesso per far partire la procedura guidata per l’attivazione di Windows.

Adesso, fai click sul pulsante Attiva Windows online e digita il codice di 25 caratteri (numeri e lettere mischiati) che trovi sulla confezione del sistema operativo o sul case del computer nel campo Codice “Product Key”. Clicca quindi sul pulsante Avanti che si trova in basso a destra e attendi che la tua copia di Windows 7 venga attivata.
Se tutto è andato per il verso giusto, nel giro di qualche secondo, Windows ti avviserà che la tua copia del sistema operativa è genuina ed è stata attivata correttamente. Per portare a termine la procedura, devi essere connesso ad Internet.

Dopo aver completato il processo relativo a come attivare Windows 7, puoi verificare in qualsiasi momento lo stato dell’attivazione del tuo Windows cliccando sul pulsante Start e selezionando la voce Computer con il pulsante destro del mouse. Clicca quindi sulla voce Proprietà del menu che compare e scorri fino in fondo la finestra che si apre.
Se il sistema è attivato correttamente, dovresti vedere il logo Microsoft originale in basso a destra e la dicitura Windows è attivato di fianco ad esso. In caso contrario, prova a seguire tutta la procedura daccapo o ad eseguire l’attivazione telefonica (il numero lo trovi nella stessa procedura guidata).

Come cancellarsi da Badoo

Da quando ti sei iscritto a Facebook, hai abbandonato del tutto il tuo profilo su Badoo ma continui a ricevere notifiche e messaggi fastidiosi dagli utenti di quel social network. Che ne dici di liberartene cancellando il tuo account?
Come dici? Vorresti tanto farlo ma non sai ancora come cancellarsi da Badoo? Nessun problema, cancellarsi da Badoo è un vero gioco da ragazzi e io oggi sono qui per illustrarti come fare passo dopo passo. Pronto a salutare il tuo account? Allora cominciamo.



Se vuoi scoprire come cancellarsi da Badoo, collegati alla pagina principale del social network e clicca sul pulsante Impostazioni che si trova in alto a destra. Nella pagina che si apre, il sito ti proporrà di nascondere il tuo account dagli altri evitando la sua comparsa nei risultati delle ricerche:  non farti “abbindolare” e clicca sulla voce Prosegui ed elimina il mio profilo collocato in basso a destra.

A questo punto, non devi far altro che compilare il modulo che ti viene proposto e digitare la password del tuo account Badoo nel campo Password attuale. Scrivi quindi una breve motivazione del perché stai per cancellarti da social network nel campo Motivo (es. mancanza di tempo, poco utilizzo, ecc.) e clicca sul pulsante blu Ok, sono pronto. Eliminate il mio profilo per procedere con la cancellazione dell’account.
Nel caso in cui tu abbia dimenticato la password di accesso a Badoo, clicca sulla voce Password dimenticata? e ti sarà inviata un’e-mail con un link tramite il quale cancellare il tuo account di Badoo con un semplice click.

Se tutto è andato per il verso giusto, ti sarà mostrata una pagina con la quale Badoo ti informerà dell’avvenuta cancellazione dell’account. Il sito ti invierà anche un’e-mail tramite la quale potrai ripristinare il tuo account in caso di ripensamenti. La riattivazione può essere effettuata cliccando sul collegamento Recupera il tuo profilo entro 7 giorni dalla cancellazione dello stesso.
Ecco fatto! Hai appena completato la procedura relativa a come cancellarsi da Badoo. Ora non sei più presente sul social network che usavi prima di Facebook e non riceverai più messaggi noiosi da quest’ultimo. Contento?

venerdì 1 luglio 2011

Come non ricevere telefonate pubblicitarie

Sei stanco di essere importunato ad ogni ora del giorno e della notte da telefonate pubblicitarie che cercano di farti cambiare operatore telefonico, vogliono farti abbonare alle TV a pagamento e tentano di venderti gli oggetti più improbabili? Finalmente esiste un’arma per difendersi da queste piccole-grandi torture quotidiane.
Si tratta del Registro Pubblico delle Opposizioni, un servizio gratuito a tutela di tutti quei cittadini che, pur avendo il numero di telefono pubblicato sull’elenco, decidono di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato. Ecco come non ricevere telefonate pubblicitarie iscrivendosi ad esso.

















Tutto quello che devi fare per non ricevere telefonate pubblicitarie, è collegarti al sito Internet del Registro Pubblico delle Opposizioni e compilare il modulo che ti viene proposto con tutti i tuoi dati personali. Primo fra tutti, il numero di telefono (che può essere anche quello del cellulare).
Accetta quindi le condizioni di utilizzo del servizio, mettendo il segno di spunta accanto alla voce Sotto le proprie esclusive responsabilità e consapevole della responsabilità penale […], digita il codice di conferma nel campo Digitare il testo mostrato che si trova in fondo alla pagina e clicca sul pulsante Invia per inoltrare la tua richiesta di iscrizione al Registro delle Opposizioni.

Ad iscrizione completata, si aprirà una pagina del Registro Pubblico delle Opposizioni con il riepilogo di tutti i tuoi dati: stampala e conservala in un posto sicuro. Accedi quindi alla tua casella di posta elettronica ed apri il messaggio ricevuto da abbonati.rpo.noreply per scoprire il codice identificativo con cui potrai verificare lo stato dell’iscrizione al Registro, revocare l’iscrizione e modificare i tuoi dati.
L’entrata in vigore della tua iscrizione, ossia il blocco delle telefonate pubblicitarie, avviene entro 15 giorni. Dopo questo periodo, non dovresti più ricevere telefonate seccanti, a meno che tu non abbia espressamente concesso il trattamento dei tuoi dati personale ad aziende di telemarketing durante l’acquisto di un bene o l’abbonamento a un servizio.

In attesa che l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni venga completato, puoi scoprire come non ricevere telefonate pubblicitarie sul tuo telefonino leggendo i miei suggerimenti relativi a Come bloccare un numero di cellulare. Forse è un metodo meno istituzionale dell’iscrizione al Registro, ma è molto efficace, te lo posso garantire.